Archivi categoria: Curious stuff

Blog day segnalazioni 3 e 4

Con molta lentezza proseguo (dopo la segnalazione 1 e la 2) con le segnalazioni 3 e 4.

http://aleardi10.wordpress.com/  è il blog di Michi e Ialla. Come tutte le persone interessanti scrivono poco, ma val la pena (provare a) leggerli.

Vivere con lentezza (a proposito della lentezza delle segnalazioni…). Quest’estate ho letto l’ottimo libro di Bruno Contigiani. Ve lo consiglio… in particolare l’iniziativa “4 libri al bar“.

Tag: blog day

BlogDay seconda segnalazione

Continuo con le segnalazioni legate al BlogDay.

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Anche se I Can Haz Cheezeburger è uno dei blog più noti al mondo, continua a essere uno dei miei preferiti. Ogni giorno le foto più divertenti di gatti vengono caricate dagli utenti che ci scrivono anche un titolo divertente in slang. Il risultato sono i LolCats (Da LoL= laughing out loud (ridere a crepapelle) e Cats= gatti). Ormai I Can Haz Cheezeburger ha fatto tendenza, ha tentativi di imitazione, ha creato una terminologia (i LolCats e i LolDogs appunto…)

Tag: blog day

*=”Non so nemmeno come iniziare a aiutarti…”

Il Ponte di Calatrava a Venezia

Ponte di Calatrava (Venezia)

Io lo trovo meraviglioso!  Santiago Calatrava è uno dei più famosi architetti viventi, geniale e visionario: guardate le sue opere.

Il ponte è destinato a collegare Piazzale Roma (Terminal auto) con la stazione ferroviaria e migliorare la viabilità pedonale di Venezia, ma soprattutto è un forte segno di modernità all’ingresso principale della città. Dovrebbe finalmente essere inaugurato il 18 settembre, eppure si stanno creando delle assurde polemiche.

Ponte di Calatrava (Venezia)

Pare infatti che l’inaugurazione di metà settembre avverrà in sordina e senza la presenza del Presidente della Repubblica a causa delle polemiche legate allo sforamento di budget (pare 20 milioni invece dei 15 previsti, alcuni dicono 10 in totale invece) e del fatto che il ponte non ha strutture di accesso per i disabili (come quasi tutti gli oltre 250 ponti veneziani d’altronde).

La mia opinione di veneziano (emigrato e che purtroppo ci viene poco) è che finalmente ho visto un segnale di novità, di vita a Venezia dopo 20 anni di stagnazione culturale, architettonica, politica, urbanistica. Un ponte bellissimo, semplice, elegante che si inserisce con discrezione nel contesto, ma che rappresenta un segno forte per chi giunge alle porte di Venezia, sembra dire: ecco la città dell’arte che dopo secoli ancora sa produrre arte.

Il valore di un’opera del genere non si misura in euro o in accessibilità, è un ponte che dovrebbe simboleggiare la voglia di Venezia di essere città viva e moderna, dare uno stimolo ai cittadini, alle istituzioni. Pensate cos’ha fatto il museo Guggenheim per Bilbao. E invece Venezia risponde con i suoi soliti borbottii da vecchia rancorosa, che noia…

Discutere se sia costato qualche milione di euro in più o in meno del previsto (tenendo conto anche della complessità di costruire a Venezia) mi sembra davvero inutile. Non sono questi i soldi che cambierebbero Venezia e ci sono stati veri scandali molto più costosi. Polemizzare perché non è accessibile ai disabili, quando praticamente non lo è nessuno degli altri 25o ponti di Venezia, mi sembra opportunistico e basta.

Il Ponte della Costituzione (come dovrebbe chiamarsi) potrebbe essere l’occasione di dare al mondo un segnale di modernità legato a Venezia. Finalmente per una volta si può parlare di “Venezia, la città che costruisce opere d’arte” invece che di “Venezia, la città che affonda”, e i veneziani invece hanno preferito far affondare, appunto, tutto nelle polemiche. Non so se lo meritano questo ponte…

Link vari a articoli e polemiche: 123456789

Altre foto del ponte fatte da me: qui.

Le foto su Calatrava (flickr)

Esplorazione urbana

2 Agosto a Milano. Parecchi gradi celsius, pochissima gente. Alle 09:15 del mattino prendo le macchine (auto+fotografica) e mi lancio in una giornata di esplorazione urbana, giro a 20 all’ora infilandomi in stradine losche, baraccopoli, periferie, angoli nascosti. Un mondo di solito ignorato. Dopo un po’ entro al Mercato Ortofrutticolo dietro via Mecenate. Non sembra nemmeno più Milano.

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Tutte le foto QUI.

Ore 12:50, un vecchio progetto mio e di Wolly: foto dalla strada perimetrale di Linate agli aerei che atterrano.

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Le foto QUI.

Cena con gamberi alla soia e limone su Twitter. Poi forse al Magnolia.

Ha ragione Max, si sta proprio bene a Milano d’estate.

La nuova BlogBabel (unauthorized screenshots?)

Con “divieto di pubblicazione…”.

UPDATE

Prima di tutto sono desolato dal putiferio che si sta creando. Non ho ancora capito bene cosa stia succedendo, ma tra una ventina di minuti ci sentiamo al telefono con un po’ di persone. Siccome mi pare che si siano toccati dei tasti delicati, e la mia ultima intenzione è creare problemi a qualcuno a tutela di chi possa avere tali problemi per il momento tolgo gli screenshot, poi vediamo qual’è il problema.
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Cronaca à rebours della GGD4

Wilson e Pm10 late dinner

Ore 24:15 Pippa Wilson mangia delle brioches non fatte da lei sotto gli occhi sgranati di PM10

Princi&the 500key/1

ore 24:00 transazioni di chiavette USB 500 da Princi, mentre ordinavamo la pizza il panettiere ci ha chiesto se “eravamo la FIAT?” e gli abbiamo regalato l’ultima chiavetta avanzata. Pare sia stata scambiata per 4 baguette e ora ci giochi il figlio della panettiera al suo fianco…

Ninna Cotton Club

Ore 23:30 Rossella nei panni di Diva anni ’20

MrPorreauDJ

Ore 22:30 Monsieur Porreau alla consolle. Hats down.

Michael Righeira

Ore 21:30 Michael Righeira first appearance nella blogosfera

Fiat 500 staff/1

Ore 20:30 la FIAT si siede in mezzo ai blogger…

Suzuki, what's in the bag?

Ore 19:30 SuzukiMaruti ritrova se stesso in uno shopper della 500

Preparazione

Ore 18:30  Wrapping up for the party…

Il resto lo trovate qui…

Tag: girlgeekdinnersitalia4

La sapete quella del tedesco, del francese e del belga…

…che propongono di mettere una tassa ai commenti sui blog?

In nome di una non meglio specificata “fair competition” per i “media professionals” pare che il Parlamento europeo stia vagliando un’ipotesi di tassa/premio sugli user generated content utilizzati commercialmente da media e aziende.

Per come leggo questa proposta e per alcuni estratti riportati da Luca a malapena raggiunge lo status di barzelletta. Per i seguenti motivi:

– Determinare il “valore commerciale” degli user generated content è un’impresa che qualunque “media professional” (IMHO) definirebbe ardua, assurda e insensata.

– Tenere traccia dell’effettivo utilizzo (nonchè del loro effetto/valore) dei contenuti generati dalle persone (foto, video, testi, commenti, voti, link etc) è come voler tener traccia di ogni parola pronunciata dalle persone per quantificarla/tassarla.

– La “fair competition” nei media si ottiene, sempre secondo il mio modesto parere, producendo i contenuti migliori nel rispetto della legge (copyright, libertà di cronaca e d’espressione) e non dando un prezzo alle opinioni della massa. Se qualcuno vuole commentare il mio post può farlo o non farlo, in base a quale titolo si può addebitarmi un dovere economico nei suoi confronti non mi è chiaro…

– Costituire un sistema di debito per cui i media mainstream devono denaro parcellizzato a chiunque commenti i loro articoli, mi sembra più un colpo di grazia che una strategia per il futuro.

– Il problema non sussiste, nel senso che la attuale restrittiva legge sul diritto d’autore già tutela gli user generated content, casomai è un problema di applicabilità della legge, figuriamoci l’applicabilità di un balzello a carico dei media sui post.

– La necessità di chiarificare, riguardo ai blog, the status of their authors and publishers, including their legal status, [that] is neither determined nor made clear to the readers of the weblogs, causing uncertainties regarding impartiality, reliability, source protection, applicability of ethical codes and the assignment of liability in the event of lawsuits, è anch’essa tecnicamente errata (si può risalire praticamente a tutto) e praticamente ridicola dal momento che il gioco non vale la candela: implementare un meccanismo di registrazioni assurdo e impraticabile (domani apro un blog con un provider cinese e ridiamo..) per prendere più facilmente un diffamatore è sintomatico di disorientamento più che di visione giuridica.

– Limitare ripetutamente il problema ai “blog” dimostra una conoscenza superficiale e qualunquistica della rete, dal momento che la maggior parte delle conversazioni online e degli user generated content avvengono in forum e social networks, mentre i blog rappresentano una punta di visibilità, ma non certo la massa critica.

Quello che Luca forse tralascia un po’, leggendo la mozione, è una positiva volontà di tutelare il pluralismo mediatico che si evince da alcuni passaggi. Peccato che questa volontà si manifesti con una serie di proposte inadatte e inapplicabili e che tradisca in più punti una volontà lobbystica di tutelare un oligopolio mediatico (dove sta scritto che i media devono godere di tutele pubbliche? Non eravamo in un libero mercato?) senza riscontri di legge per fare ciò e senza individuare soluzioni applicabili e concrete.

L’offerta pare sostanziarsi così: registrati e ti diamo due lire se citiamo il tuo post. Oppure resta anonimo e sei un clandestino del web.

Non sarebbe stato molto meglio spendere i soldi pubblici in una sana riforma della legislazione europea sul diritto d’autore che da 10 anni almeno si dimostra inapplicabile e, di conseguenza, inattuale e quella sì che crea dei bei problemi?

L’unica cosa interessante che mi è capitato di leggere nella mozione è the need to increase media literacy in the EU, cioè la necessità di accrescere l’albaetizzazione della EU su Internet. Comincerei con un bel crash course al parlamento europeo, che dite?

30 anni di innovazione in quattro righe e mezzo

Apple ignited the personal computer revolution in the 1970s with the Apple II and reinvented the personal computer in the 1980s with the Macintosh. Today, Apple continues to lead the industry in innovation with its award-winning computers, OS X operating system and iLife and professional applications. Apple is also spearheading the digital media revolution with its iPod portable music and video players and iTunes online store, and has entered the mobile phone market with its revolutionary iPhone.

In quattro righe e mezzo da sempre Apple si autodefinisce nei suoi comunicati. Nel corso di questi anni però ha dovuto aggiungere in queste poche righe:

– Un sistema operativo che ad ogni release innova l’interazione uomo-PC

– Il più grande negozio al mondo di musica: iTunes

– Il più popolare strumento di fruizione della musica al mondo. l’iPod

– Un telefono che integra le varie funzioni e che sta spopolando, in particolare oggi con l’attesissimo iPhone 3g

Le righe di Boilerplate sono sempre 4 e mezzo,mentre i prodotti sono passati da uno (computer) a cinque (computer, osX, iTunes, iPod, iPhone).

Personalmente trovo strepitoso il verbo “ignited” (ha acceso, avviato, messo in moto…) della prima riga, introdotto qualche comunicato fa e che dà il “la” a tutta la storia.

Beh.. una figata

Non sono solito postare cose che riguardano il mio lavoro, ma quando un progetto è davvero bello e interessante mi sembra giusto condividerlo.

Mi sono appena arrivate le foto della Grande Punto realizzata da TV Boy. Senza parole. Poi ci sarà un video, e tutto il resto, ma intanto godetevi queste in anteprima.

Fiat Grande Punto TV Boy

Fiat Grande Punto TV Boy

La preparazione della macchina qui.

P.S.: L’auto pare che verrà messa all’asta in beneficenza.

Tags: Fiat Grande Punto, TV Boy