Archivio mensile:luglio 2009

Twitta al senatore: Obama trascina sui social media i senatori USA.

Tweet Your Senator

Tweet Your Senator

Si chiama “Tweet your Senator” ed è una piattaforma di lobbying via twitter: in pratica i Democrats invitano a twittare il nome del senatore del proprio stato esortandolo a votare a favore della legge sulla “health insurance”. Una volta si raccoglievano le lettere, oggi basta una piattaformina di mash-up e si raccolgono le twittate. La piattaforma  è ospitata su barackobama.com caricandola così di tutto il peso presidenziale ed è semplice e intuitiva, provatela: io ho inserito 90210 (il CAP di Beverly Hills, il primo che mi è venuto in mente) e mi si è aperto twitter con pronto il messaggio corredato di hastags e tutto:

To Sen. Dianne Feinstein: We need quality health insurance for every family in our nation now http://bit.ly/DWsN8 #hc09 #CA #90210

Il caso è interessante IMHO per tre motivi:

– Il Presidente USA sta evangelizzando la politica al Web e disintermediando il rapporto cittadino-istituzioni

– L’empowerement dell’elettore USA che viene dotato di strumenti di dialogo diretto sempre più vicini ai suoi usi.

– Un ulteriore endorsement per Twitter come ingranaggio centrale di un ecosistema di conversazione

Vai a Tweet Your Senator.

[via Salvo Mizzi]

Google sta “trasformando” Internet in un Social Network?

Non passa settimana che non compaia una nuova “vocina” nella barra in alto quando siamo loggati col nostro account Google. Ormai assomiglia sempre di più a un interfaccia da Social Network:foto, filmati, chat, messaggi, newsfeed, mappe, friends…

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E se la strategia di risposta di Google alla deriva social della search* fosse tessere un filo sottile, ma molto ampio e resistente attorno a tutta la nostra vita digitale? Offrirci una miriade di servizi sul web aperto e poi imbastire una rete tra di essi costituendo così un Social Network Virtuale grande quanto la base utenti di gmail?


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Anche alcune novità introdotte recentissimamente sembrano andare nella direzione di marcare stretto facebook e gli altri Social netwrok: penso, per esempio, a Google Friends Connect (emulo di Facebook connect?) e l’introduzione della funzione “LIKE” su Google reader. Ma anche alla recente acquisizione della “centrale” di Feed RSS più importante che ci sia: Feedburner e al fatto che i fondatori di FriendFeed siano tutti ex googliani, che sia il prossimo merge? 🙂

E per le aziende?

Le lezioni che si possono trarre da questa microanalisi, in termini di comunicazione, sono due:

il “territorio” è molto più ampio del social network del momento: va benissimo usare facebook che consente alcune forme di interazione molto interessanti coi propri consumatori, ma è saggio non mettere tutte le “eggs in the same basket”. Una strategia di relazioni online deve saper integrare spazi e strumenti diversi tra di loro e continuare a rispettare i motori di ricerca, che sono ancora la fonte naturale di ricerca di informazioni su prodotti e servizi.

– il web è fatto di flussi, di updates, di contenuti che devono viaggiare molto velocemente e interconnettersi tra di loro in ogni modo possibile. Quando un’azienda progetta una presenza web dovrebbe “abilitare” questi flussi il più possibile e evitare “impalcature” troppo rigide e pesanti.

*chiedere una cosa ai propri amici/contatti dà una risposta spesso qualitativamente più alta che chiederla ai motori di ricerca

“Ci vogliono due motori e vanno calcolati fin dall’inizio.” [Working Capital Camp Torino, Mario Calabresi Lezione sull’innovazione.]

Le lezioni italiane

Fondamentale (purtroppo) il concetto espresso da Mario Calabresi, neodirettore de La Stampa: “Uno pensa un progetto nuovo e calcola l’energia che deve mettere in questo progetto. Il punto è che uno può calcolare alla perfezione tutti i passaggi che dovrà fare […] c’è un’altra cosa da fare, bisogna fare un secondo progetto per smontare le forze contrarie al cambiamento, ci vogliono due motori e vanno calcolati fin dall’inizio.”

Ascoltate il video.

Personalmente ho amato moltissimo anche la citazione di Calvino al minuto 08 e 20.

Le prime 5 start up di Working Capital

A proposito di innovazione e di piani, al Barcamp di Torino sono state presentate 5 nuove aziende, che Telecom Italia sosterrà a soli 4 mesi dal lancio di Working Capital, eccole:

U-StationMemoPalMyoTVShreppyNetsukuku

Il giorno in cui la blogosfera iniziò a parlare in Venessian…

… e i Comuni iniziarono a parlare coi cittadini via Web.

Alcune tracce di dialetto Veneziano invadono la rete da qualche settimana. Doman xè il giorno del Bateo camp. Domani mattina, 3 luglio 2009, sarò uno dei 40 fortunati partecipanti al Barcamp forse più originale della storia: il Bateo Camp, un BarCamp organizzato dal Comune di Venezia a bordo di un Vaporetto. L’inizitiva fa parte del Wi-Fi dai del Comune di Venezia. A mio avviso è un BarCamp straordinario per due motivi:

– si svolgerà interamente a bordo di un Vaporetto (detto Battello o “Bateo” in veneziano), mutuando l’unicità di Venezia e del suo famoso mezzo di trasporto, unico al mondo

– è un barcamp organizzato da un’amministrazione pubblica (Il Comune di Venezia) e contribuirà ad aprire a nuove forme di dialogo Amministrazione-Cittadini.

Il secondo motivo è MOLTO più importante del primo, ovviamente, e va a inserirsi in un percorso che vede Venezia come città pioniera nei processi di digitalizzazione, accesso alla rete e dematerializzazione del lavoro della P.A. e dei rapporti cittadino-istituzioni.

A bordo del Battello ci accoglierà Michele Vianello, Vice Sindaco di Venezia, fautore dell’intero progetto Venezia Città Digitale realizzato in partnership con SUN Microsystems che ci farà provare la nuova rete Wi-Fi pubblica che coprirà l’intero Canal Grande e i punti strategici della città.

ALCUNI LINK UTILI:

http://www.cittadinanzadigitale.it/

http://www.veniceconnected.com/

Amministrare 2.0: dichiarazione di Michele Vianello

Segui il racconto dei 40 blogger presenti sul BateoCamp su Twitter e FriendFeed