Archivio mensile:Maggio 2010

I giornali su iPad: le prime App a confronto.

iPad è stato presentato come il “Salva Editori”, il device in grado di far tornare i publisher in condizione di vendere le proprie notizie. In effetti le premesse ci sono: iPad e iTunes sono un’ottima “billing platform”. Molte importanti testate si sono fatte trovare pronte all’appuntamento con una App già avanzata in termini di sviluppo e con contenuti già a pagamento. Tra questi anche alcuni editori italiani. Vediamo un primo raffronto.

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Ottima e sofisticata la iPad App di TIME.

Una schermata di accesso che è in sostanza un piccolo “store” con l’archivio copie da comperare a € 3.99 l’una. Un menu intuitivo e pensato per il supporto e corredato di guida illustrata alla lettura su iPad (chapeau!).

Notevole il livello di multimedialità già in questa prima release. La navigazione delle storie e delle immagini è molto efficace e spettacolare e ci sono già parecchi contenuti video: su alcune pubblicità come mera trasposizione di spot, più utili e fruibili dentro le notizie.

In sintesi: buona la leggibilità. Ancora sperimentali le pubblicità, sembrano una pagina di mensile cartaceo trasposta, con in mezzo un video (si può fare meglio…). Poco chiaro l’uso di alcun video ripresi da YouTube: saranno stati riconosciuti i diritti agli autori del video? Come ci si deve regolare in questi casi?

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Un buon inizio anche quello di BBC NEWS per iPad.

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Prime impressioni con l’iPad

Da un paio di giorni mi è arrivato un iPad 3G 64gb. Alcune impressioni a caldo ( + positive – negative):

+ unboxing veloce e ipad subito pronto all’uso con batterie cariche e tutto preinstallato: apri e vai!
+ dimensioni perfette, facile da tenere in mano, ruotare, usare.
+ tastiera intuitiva e praticissima.
+ batterie di lunghissima durata (oltre 10 ore lavorando in wifi)
+ visione limpida e luminosa, anche per la semplice lettura di un libro solo testo con ibooks
+ gestione della mail straordinariamente efficace, più pratica che col computer…

– ancora poche App disponibili sullo store italiano
– gestione dei documenti un po’ macchinosa (CONSIGLIATISSIMO DropBox per iPad)

Potete leggere una mia veloce recensione anche su wired.it cliccando qui. Complessivamente il giudizio è nettamente positivo. Io ne faccio un uso lavorativo (per riunioni fuori ufficio o brevi trasferte non porto più il computer: gestisco tutto con iPad) e in certe occasioni di leisure (il sabato te lo puoi portare dietro per leggere e keep in touch attraverso i social network)

Voi che uso ne fate?

Quali punti positivi o negativi avete trovato?

P.S.: Questo post è scritto con iPad 🙂

P.S.2: Attenzione che uscire con iPad è come uscire con una cucciolata di Dalmata, vi fermano per strada, letteralmente.

P.S.3: un video carino e originale: voi come usereste l’iPad col velcro?

YouTube: presidenti a confronto.

È talmente reale ciò che arriva attraverso la rete e YouTube che diventa quasi imbarazzante. Attraverso il web arrivano senza filtri le opinioni delle persone, la vita delle aziende senza il maquillage degli spot e anche la voce dei politici, senza calze sulla videocamera e senza l’artefatto delle tibune politiche. Ecco come si presentano su YouTube i presidenti degli Stati Uniti d’America Barack Obama e dell’Italia Giorgio Napolitano.

Barack Obama

  • Diretto (con un video fatto ad hoc per YouTube)
  • Vicino (sorride, ha una presenza calda)
  • Chiaro (parla guardando in macchina, in un linguaggio semplice e coi sottotitoli)
  • Aperto al dialogo (spiega le sue decisioni e accoglie centinaia di commenti)
  • Ordinato e curato (un canale curato sin nei minimi dettagli)

Giorgio Napolitano

  • Riciclato (sono tutti spezzoni TV caricati su YouTube)
  • Distante (è sempre ripreso da lontano, a volte con macchina traballante e in pose che ne evidenziano l’età)
  • Retorico (parla per la TV, per luoghi comuni, non alla gente)
  • Disinteressato al dialogo (commenti disattivati)
  • Trascurato (un canale approssimativo in tutto, dalla grafica ai testi)

Insomma il confronto è impietoso, e i difetti sono tutti imputabili a una gestione del canale che si dimostra priva di obiettivi e di conoscenza della rete, sembra quasi che il canale sia stato aperto per prendersi della facile copertura stampa in occasione del messaggio di Natale del 2009 e che ora vivacchi semiabbandonato, dando al paese l’ennesimo disservizio e contribuendo a consolidare un’immagine dell’Italia come paese tecnologicamente arretrato, pressapochista e vecchio.

Tutto quello che avreste voluto sapere sul buzz…

…ve lo dice Clio Zammatteo in arte ClioMakeUp, che a forza di usare la webcam al mattino, invece dello specchio, è diventata famosa, ha scritto un libro ed è diventata la “Web MakeUp Artist” in esclusiva per Pupa. Il video online e gli user generated content in particolare sono e saranno sempre più centrali, ce lo dimostrano anche queste due slide di Forrester research secondo cui nel 2011 il video sarà la prima tipologia di contenuto fruita online e il primo tipo di video visto dai teen agers sarà “Videos created by other people”.

La ragione del successo di Clio è che è vera, parla come le ragazze che la seguono e le rispetta e sa proteggerle e proteggersi (“I videotutorial saranno sul canale di Pupa non sul mio YouTube che resta “pulito”, non voglio obbligarvi a vedere delle cose che non volete“), anche se ovviamente ha già imparato il mestiere e si preoccupa di dire che le aziende che la contattano (“e dei cui prodotti non fa le review per rispetto delle sue follower”) comunque “non fanno male”.

Investite 15 minuti a guardare il video di Clio: involontariamente e candidamente ci dà una lezione di come approcciare e gestire i blogger, gli “online influencer”, i “connectors” chiamateli come volete.