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Cosa può fare lo smartphone per i terremoti? EEW il sistema di early warning giapponese.

Il Giappone ha due primati, uno per le telecomunicazioni, con una rete mobile da sempre all’avanguardia, dall’altro quello dei terremoti, per frequenza e intensità. I sistemi di alert e crisis management giapponesi nei disastri, sono in fine sofisticatissimi. Vediamo come l’alert system per i terremoti fa uso della rete mobile giapponese.

Cosa succede poco prima di un terremoto in Giappone?

Se avete un telefono giapponese il vostro cellulare si attiverà e emetterà a volume massimo un suono tristemente noto con un messaggio che indica zona e intensità del sisma. Dopo qualche secondo (da 1-2 a 30) arriverà l’onda sismica. Secondi preziosi per mettersi al riparo o evacuare edifici a rischio (ben pochi in Giappone) o sospendere attività pericolose.

 

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Mobile POS a confronto

Devo scegliere due Mobile POS per attività legate a consulenze e no profit. L’offerta è ampia e i criteri di scelta diversi. Dopo un week end di ricerche, pubblico la mia tabella di comparazione.

benchmark mobile pos.001Vi prego di segnalarmi eventuali inesattezze lasciando un commento qui sotto. Si accettano suggerimenti e condivisioni di esperienze dirette.

Grazie in anticipo.

Saranno “vertical” i video del futuro?

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Per il New York Times: “It’s not a crime“, insomma “Si può fare!“. Non occorre pretendere che gli smartphone users (che tengono il telefono verticale) girino la testa, ma possiamo noi girare i video secondo la loro inclinazione.

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9 anni da Hagakure, una vita da Samurai.

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Hagakure è nata il 7 maggio 2006. Due amici in macchina in un tiepido pomeriggio milanese decidono che “era giunto il momento di fare qualcosa per aiutare le aziende con il mondo dei blog”. di Social Media si parlava poco allora. Twitter sarebbe nato solo un anno dopo (2007) e facebook per altri due anni (2008) in Italia era roba da poche migliaia di persone. Continua a leggere

10 cose da sapere sui Millennials (e una bellissima infografica).

Un’altra di quelle parole abusate (ne avevamo parlato a proposito della “Digital Transformation“) è “Millennials“. I millennials sono una generazione, detta anche generazione Y (quella che segue la Generazione X che a sua volta succede ai “Baby Boomers“) e più precisamente sono la generazione di coloro che sono nati tra il 1980 e il 2000. Sono una generazione molto numerosa e rilevante sotto molti punti di vista, nonché estremamente attuale in questo momento. È attuale in quanto i millennials in questi anni stanno diventando adulti (nel 2015 rappresentano la fascia di popolazione 15-35) sono la prima generazione di “digital natives”, stanno entrando nel mondo del lavoro e stanno, conseguentemente, sviluppando una autonoma capacità di spesa, diventano i nuovi consumatori e iniziando a manifestare quindi il loro impatto sull’economia. Per capire questo ultimo aspetto vi rimando a una utilissima infografica sviluppata da Goldman Sachs che interpola dati da molte fonti, da cui attingo alcuni dati e screenshot, cercando di isolare 10 aspetti unici dei millennials che costituiscono anche un interessante punto di vista sulla società di domani.

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Digital Transformation for dummies

Cambiare obiettivi, funzione, attività. Una delle opportunità che ci riserva il mondo digitale.

Le sigle, le definizioni e le formule si sprecano nel mondo della consulenza e della comunicazione digitale. Spesso sono usate con poca cognizione di causa o abusate, altre volte in modo ambiguo e IMHO impreciso. Si pensi a “Social Business”, che sulla bocca di molti consulenti indica l’impatto dei “Social Media” (volgarmente e e imprecisamente “Social”) sul business. A mio modo di vedere trovo imprecisa la definizione sia da un punto di vista linguistico (a ben leggere il Social Business è il business baricentrato su fenomeni sociali) sia di contenuti: non è solo il “social” a impattare sul business, ma tutto il “digital”.

Definizione e esempi.

Un termine ricorrente, e che sentiremo molto nei prossimi anni, è quello di “Digital Transformation”.  Per quanto ogni definizione rischi di essere parziale, per definire l’ambito possiamo dire che la Digital Transformation consiste nel ridisegnare l’offerta del proprio business per renderla più competitiva e più aderente alle aspettative del proprio mercato grazie alle tecnologie digitali. Continua a leggere

Whatsapp, Line e WeChat: le “messenger app” che sfidano Facebook e Twitter.

UPDATE: pochi giorni dopo la pubblicazione di questo post facebook ha acquisito WhatsApp per 19 miliardi di dollari (LINK). 

 

WhatsApp, Line e WeChat mandano un messaggio agli altri Social Network: e se il futuro fossimo noi? Ci sono molti punti a favore dell’ipotesi che le “Messenger App” (così chiamate per la loro funzione primaria di messaggistica e chat, a cui se ne vanno sommando molte) possano prendere in un futuro abbastanza prossimo una posizione di predominio nel mercato dei Social Network. Vediamoli assieme. Continua a leggere

Giovani “in mobilità”, vecchi “analogici”. Anche la rete rispecchia il paese…

Al consueto appuntamento di Between a Capri con il gotha dell’ICTitaliano (grazie François per la sempre squisita ospitalità) al solito si possono ascoltare, di prima mano, strategie, qualche piccola indiscrezione e dati che permettono di guardare le cose e fare un po’ il punto sul “dove siamo” digitale. Continua a leggere

Le 10 tecniche usate per far durare di meno i nostri telefoni. E la “E-Waste”: l’immondizia digitale che producono.

Viviamo (e decisamente meglio) grazie agli smartphone. Sono strumenti talmente utili che li cambiamo ogni 12 mesi. Ma li cambiamo ogni 12 mesi perché il progresso corre così veloce o perché c’è qualcosa che non sappiamo? Continua a leggere

Perché i bambini coreani imparano 10 volte più velocemente di quelli italiani

Dai tram ai treni, ogni aspetto della vita pubblica a Seoul è tracciato via WiFi o RFID. Sopra la Control Room dei trasporti pubblici della capitale coreana.

Seoul è stata di recente dichiarata la “Most Connected City” in the world. In Corea del Sud, non a caso, il 95% delle case ha un acceso broadband e, secondo il rapporto Akamai 2012, la Corea è il paese con il più alto tasso di velocità di connessione broadband, circa 10 volte quella dell’Italia!

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