Io lo trovo meraviglioso! Santiago Calatrava è uno dei più famosi architetti viventi, geniale e visionario: guardate le sue opere.
Il ponte è destinato a collegare Piazzale Roma (Terminal auto) con la stazione ferroviaria e migliorare la viabilità pedonale di Venezia, ma soprattutto è un forte segno di modernità all’ingresso principale della città. Dovrebbe finalmente essere inaugurato il 18 settembre, eppure si stanno creando delle assurde polemiche.
Pare infatti che l’inaugurazione di metà settembre avverrà in sordina e senza la presenza del Presidente della Repubblica a causa delle polemiche legate allo sforamento di budget (pare 20 milioni invece dei 15 previsti, alcuni dicono 10 in totale invece) e del fatto che il ponte non ha strutture di accesso per i disabili (come quasi tutti gli oltre 250 ponti veneziani d’altronde).
La mia opinione di veneziano (emigrato e che purtroppo ci viene poco) è che finalmente ho visto un segnale di novità, di vita a Venezia dopo 20 anni di stagnazione culturale, architettonica, politica, urbanistica. Un ponte bellissimo, semplice, elegante che si inserisce con discrezione nel contesto, ma che rappresenta un segno forte per chi giunge alle porte di Venezia, sembra dire: ecco la città dell’arte che dopo secoli ancora sa produrre arte.
Il valore di un’opera del genere non si misura in euro o in accessibilità, è un ponte che dovrebbe simboleggiare la voglia di Venezia di essere città viva e moderna, dare uno stimolo ai cittadini, alle istituzioni. Pensate cos’ha fatto il museo Guggenheim per Bilbao. E invece Venezia risponde con i suoi soliti borbottii da vecchia rancorosa, che noia…
Discutere se sia costato qualche milione di euro in più o in meno del previsto (tenendo conto anche della complessità di costruire a Venezia) mi sembra davvero inutile. Non sono questi i soldi che cambierebbero Venezia e ci sono stati veri scandali molto più costosi. Polemizzare perché non è accessibile ai disabili, quando praticamente non lo è nessuno degli altri 25o ponti di Venezia, mi sembra opportunistico e basta.
Il Ponte della Costituzione (come dovrebbe chiamarsi) potrebbe essere l’occasione di dare al mondo un segnale di modernità legato a Venezia. Finalmente per una volta si può parlare di “Venezia, la città che costruisce opere d’arte” invece che di “Venezia, la città che affonda”, e i veneziani invece hanno preferito far affondare, appunto, tutto nelle polemiche. Non so se lo meritano questo ponte…
Link vari a articoli e polemiche: 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9
Altre foto del ponte fatte da me: qui.
Le foto su Calatrava (flickr)