Archivio mensile:febbraio 2009

Face-Marketing

Nelle ultime settimane su facebook (giunto recentemente a pare 7,5 milioni di account italiani) si sono verificati due fenomeni con delle caratteristiche comuni:

una diffusione a crescita esponenziale tipica dei sistemi virali, così come definiti dal modello matematico Kermack McKendrick.

un uso spontaneo, da parte di molti utenti, della propria faccia, o meglio della propria foto-profilo (o buddy icon o profile picture, per essere pignoli) per una causa ben precisa. Continua a leggere

Meet the boing boing guru

Riparte nel 2009 la serie di incontri organizzati da Maria Grazia Mattei e che portano a Milano (e in Italia) cultura di internet di alto livello. Anzi direi che sono gli appuntamenti più importanti al riguardo. Dovrebbero essere finanziati da un paio di ministeri, come minimo.

Dopo lo straordinario incontro di dicembre con Joi Ito (ne ho scritto qui) gennaio ci propone l’appuntamento con Cory Doctorow, il fondatore di Boing Boing.

Credo sarà molto interessante ascoltare, dalla voce del protagonista, l’ascesa editoriale di Boing Boing nell’ultimo decennio. BB si autodefinisce “a directory of wonderful things” e in questi anni di confusione mediatica è riuscito a diventare da “publishing entity” a  ospite fisso nella top 5 di technorati dei blog mondiali.

Le info sull’appuntamento con Cory Doctorow.

[Invito] – Seminari allo IULM

 

Vi segnalo una serie di 5 seminari aperti al pubblico, al primo dei quali  parteciperò anche io grazie all’invito di Maurizio Goetz.

LA GESTIONE STRATEGICA DELLA REPUTAZIONE ONLINE

18 febbraio 2009 – ore 15.00 Aula 144 – IULM 1 IV piano

PARTECIPERANNO:

Marco Massarotto, amministratore dell’agenzia di Internet PR Hagakure e autore del libro Internet P.R. Dialogo in rete tra aziende e consumatori.

Stefano Stravato, Web Marketing Manager Gruppo FIAT

                                     L’EVENTO È APERTO A TUTTI

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Buone cause… (come sceglierle su Internet)

Oggi ho messo un po’ di ordine nella Cause che sostengo su Facebook. Attualmente aderisco a 4 cause, ma mi ripropongo di usare di più questo straordinario strumento e ampliare lo spettro di cause che sostengo, facendolo però in modo oculato. Le cause a cui ho preso parte ad oggi sono:

Creative Commons, una importante iniziativa (firmata Harvard:-) ) sul diritto d’autore

SITOCAUSA SU FACEBOOK

Starbucks in Italy, un mezzo scherzo, non so nemmeno bene chi la gestisca, ma non si può essere troppo seri e adoro il caffè di Starbucks

NESSUN SITO – CAUSA SU FACEBOOK

Terre Des Hommes – Obiettivo Scuola (Disclaimer: è un’iniziativa della mia agenzia)

SITOCAUSA SU FACEBOOK

La Causa contro l’art 50 bis (il C.D. Decreto antifacebook di cui si parla in questi giorni) creata da Gigi Tagliapietra 

CAUSA SU FACEBOOK

Proprio quest’ultima causa (se volete approfondire il decreto vi rimando all’ottimo e dettagliatissimo post di Stefano Quintarelli) mi ha fatto riflettere sia sulla potenza dello strumento “Causes” su un network così largo e attivo come quello di facebook, sia sull’importanza che, secondo me, andrebbe data alla scelta di tali cause e in generale alle proprie affiliazioni sul web.

Un criterio semplice e efficace per individuare una “buona causa” su facebook è guardare chi sono gli amministratori. Per esempio la causa “Creative Commons” è stata “aperta” da qualcuno che con Creative Commons non c’entra ma ha ora tra gli “amministratori” della causa stessa Melissa Reeder che fa parte del board di Creative Commons, motivo per me sufficiente per ritenere che quella causa vada nella direzione giusta. Ne ho eliminate altre, di cause, che erano gestite da persone estranee a quelle organizzazioni o istituzioni che dicevano di sostenere. Insomma con un minimo di attenzione si può essere sicuri di aiutare davvero chi si vuole aiutare.

Questo criterio di selezione è facilmente estensibile a molte delle vostre attività su Internet, se ci pensate bene. “Chi c’è dietro?” è una domanda semplice da porsi, e spesso a cui è semplice dare risposta e che consente di selezionare meglio le proprie fonti, attività, amicizie online.

Tutte le mie cause su Facebook

Google Latitude e il Marketing

Google Latitude screenshot

Nei giorni scorsi è stato lanciato un nuovo servizio di GeoTagging e condivisione della propria location che si chiama Google Latitude.

In sè non è una novità, l’integrazione GPS/Mobile/social network è già diffusa, è interessante che venga da Google, che funzioni benissimo anche su cellulari non GPS triangolando la posizione con le celle e che abbia subito scatenato l’entusiasmo e la voglia di provarlo.

GeoTagging in due parole…
Con il mio cellulare (GPS o meno…) identifico la mia posizione e la comunico a una rete di amici o a chiunque a seconda di cosa io decido. Al tempo stesso posso conoscere la posizione dei miei amici a un preciso momento o scoprire che si trova dove sono io nel momento in cui arrivo in una città nuova o in un determinato posto.

…e non serve solo per fissare aperitivi.
Le occasioni sociali del geotagging sono ovviamente infinite: scoprire chi viaggia sul mio stesso treno, chi è allo stesso concerto o al parco la domenica pomeriggio. Ma si va ben oltre… Continua a leggere

Back in&from Genova

Nonostante un po’ di pioggerellina torno da un piacevolissimo e affollatissimo incontro a Genova, il ViadelCamp. Scoprire angoli ignoti di Genova accompagnati da amici vecchi e enuovi, ognuno che ti racconta il suo pezzetto di Zena è davvero un modo piacevole (e innovativo) di visitare una città.

Le mie foto

Le foto di tutti i ViadelCampers

I partecipanti (almeno quelli con un link, gli altri sul Wiki)

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“Sui Social Network è difficile mentire…” (Pillola di saggezza per advertisers online)

Grazie a Barbara Sgarzi, nei giorni scorsi ho potuto partecipare a un incontro con Greg Sung, il fondatore di anobii.com, il social network interamente dedicato ai libri, che sta spopolando in molti paesi. L’opportunità di poter parlare con chi ha dato vita e lavora quotidianamente a una grandissima comunità online è quella di assorbirne un po’ la saggezza, le malizie.

Le due cose che mi hanno colpito di più ascoltando Greg sono state:

– “Sui social network si impara subito a riconoscere chi è onesto da chi imbroglia, è difficile spiegarlo, ma è così, è una sensibilità che le persone sviluppano e riconoscono un tono di voce falso...”

– “Contenuto e advertising possono benissimo convivere uno a fianco dell’altro, purché l’advertising sia rilevante.” (citando ad esempio gli adwords di Google, che, se portano al sito giusto, la gente è disposta a cliccarli, perché migliorano l’esperienza di ricerca.)

Insomma, un’azienda che volesse rubare a Greg un po’ di saggezza su come comportarsi nei social network dovrebbe innanzitutto assumere come linee guida due concetti: rilevanza dei contenuti e spirito di servizio verso l’utente.

 

(I video dell’incontro sul sito di DelyMith)