Questo e’ l’ingresso del MIT (Massachussets Institute of Technology), il tempio mondiale del sapere in materia di tecnologia e scienza.
Per farvi capire il livello, la scuola ha un reattore nucleare di proprietà. Ma al MIT sanno coniugare il fatto di essere la piu’ prestigiosa e importante universita’ scientifica al mondo con l’ironia. E’ tradizione, infatti, che gli studenti pratichino degli “Hack”, dei sabotaggi, purche’ questi siano intelligenti e dimostrativi della loro abilita’ e purche’ riescano a farla in barba alla MIT Police. Il piu’ clamoroso fu quando riuscirono a mettere sulla cupola sovrastante l’edificio di ingresso un’auto della polizia, con tanto di poliziotto fantoccio e multa per divieto di sosta sul parabrezza. Un intero corridoio e’ dedicato agli scherzi piu’ celebri.
Le goliardate non sono la sola cosa curiosa del MIT. Consultando la bacheca, per esempio, capita di trovare annunci come questo, che offrono settemila dollari a chi si offre come cavia per studi sul sonno. Tutto quello che vi viene chiesto e’ di andare a letto tardi e alzarvi tardi per 47 giorni. Che sia un altro scherzo? Quasi quasi mi iscrivo.
La piu’ curiosa delle curiosita’, pero’, e’ quella di Smoot. Nel 1958, durante un rigido inverno bostoniano a un gruppo di studenti viene chiesto di misurare l’Harvard Bridge, il ponte che da Cambridge (sede di Harvard e MIT) porta a Boston centro. Gli studenti tornano e comunicano fieri che il ponte misura esattamente 464, 4 Smoot. Che diavolo di unita’ di misura e’ questo Smoot? Beh, Smoot era uno dei ragazzi che e’ stato trascinato lungo il ponte dagli altri.
Ancora oggi sul ponte ci sono i segni di questa singolare misurazione.
Fino a qui sembrerebbe una bravata, ma pensate che oggi il signor Oliver Reed Smoot e’ il presidente dell'”American National Standards Institute” e dell'”International Organization for Standardization”, l’ente che regola le unita’ di misura.
ciao…….visto tutto..bene!!….siamo tornati stasera. Domani ci sentiamo.
p/l
Infatti mi stavo preoccupando di dove foste. Ieri ho provato a chiamarvi, ma mi ero scordato del fuso e che li’ erano le quattro di mattina:-)