Dopo quasi due mesi passati viaggiando e cercando di essere il meno possibile un turista, si imparano tante cose su un paese. L’immagine che abbiamo noi degli Stati Uniti e degli americani e’ piena di pregiudizi. Gli americani sono un popolo fiero, combattivo, aperto, organizzato. Con un sacco di cose positive.
IL CIBO
In America si mangia benissimo, meglio che in Italia, mi dispiace dirlo, ma qui la varieta’ di cucine e la qualita’ e la convenienza sono molto migliori che in Europa. Forse qualche vetta culinaria non la raggiungono, ma non andate a mangiare da “Aimo e Nadia” tutti i giorni, no?
LA DETERMINAZIONE
A questi non li butta giu’ niente. Ne’ gli attentati, ne’ gli uragani. Se prendono una mazzata si rialzano, si danno una sistemata e scrollando le spalle continuano ad andare avanti senza vittimismi o fatalismi.
LO SPORT
Sarebbe meglio dire GLI sport. Ce ne sono un sacco, di altissimo livello, entusiasmanti. Gli americani amano lo sport, praticarlo e guardarlo. Tifano appassionatamente, ma la violenza sportiva e’ un concetto che proprio non esiste. Forse noi calciofili, utras delle varie curve dovremmo imparare qualcosa. Inoltre ogni citta’ e’ dotata di ottimi impianti sportivi gratuiti.
L’ORGANIZZAZIONE
Anche se a volte sembra maniacale, qui se una cosa va fatta, la si fa. E funziona.
LA NATURA
Dai canyon, agli oceani, ai fiumi e laghi ai parchi cittadini gli americani amano la natura e cercano di difenderla. Non esiste citta’ senza alberi, parchi e giardini.
LA CORRETTEZZA
Se un cameriere ti schizza col sugo ti offrono la cena, se un lbro ha una piega ti fanno lo sconto del 30 per cento. E’ una correttezza figlia del materialistico “You get what you pay for”, nel bene e nel male, ma e’ una forma di serieta’.
LA SOCIEVOLEZZA
Gli americani amano parlare, anche con gli sconosciuti. Se iniziate a chiacchierare con qualcuno al bar non gli passa nemmeno per la testa che possiate essere un rompiscatole o che volete rimorchiare, ma vi ascoltano e parlano amabilmente.
LA VOGLIA DI FARE
E’ quasi avidita’, ma costruttiva, propositiva. Quella forma di avidita’ che porta a cercare di fare sempre qualcosa di nuovo, di meglio, a non accontentarsi.
L’ETEROGENEITA’ CULTURALE
Non e’ piu’ solo una faccenda di matrimoni misti, di melting pot. Ormai gli incroci sono di terza, quarta generazione. E’ nata una nuova razza (vogliamo chiamarli I Postamericani?), con nuovi gusti, nuove forme di espressione. E prima o poi succedera’ anche da noi, tanto vale capirlo subito: la fusion arricchisce la vita.
Ovviamente questo non fa degli Stati Uniti il paese perfetto. Ha i suoi difetti, i suoi problemi. Ma mi sono voluto soffermare in particolare su questi aspetti perche’ sono delle cose che noi potremmo imparare da loro. E siccome l’Italia e’ un paese infinitamente piu’ bello e ricco di arte, natura e cultura degli Stati Uniti, dovremmo riuscire a valorizzarci di piu’. E in questo, nel valorizzarsi, gli americani sono davvero maestri. Non dico che dovremmo americanizzarci. Per carita’. Lo siamo gia sin troppo, per le cose sbagliate pero’.
Bellissimo post Marco, giò prima la voglia di visitare l’America era tanta adesso ancora di più peccato per ora manchino tempo e soldi ma sicuramente appena potrò…
GRAZIE BARBARA. Comunque un’altra cosa e’ che in questo momento con il cambio e’ vantaggioso. Dovresti approfittarne.
complimenti per questa chiusura, anche se te li mando in ritardo mi è molto piaciuta questa valutazione, sia dell’America sia dell’Italia.
Ciao