Aprite un sito, rendetelo identico a quello dell’azienda che volete attaccare, usate illegittimamente loghi e Proprietà Intellettuale dell’azienda, causate un danno d’immagine a 10 zeri diffondendo finte campagne pubblicitarie dell’azienda con informazioni opinabili o false senza contraddittorio e ricevete… una condanna penale o il plauso globale su Twitter? Per ora pare il secondo.
Fino a che punto il fine giustifica i mezzi? Me lo chiedo ogni volta che vedo le (geniali e ottime) campagne di Greenpeace contro le aziende. Ne parla approfonditamente Valentina su techeconomy. Io confesso che non so mai cosa pensare. Apprezzo la causa. Apprezzo l’abilità dell’uso del mezzo. Non sono sicuro sia giusto fino in fondo. Voi cosa ne pensate?
Non lo so. Mi chiedo quale sarebbe la tua, la mia opinione se in fondo non fossimo pagati dalle aziende e dal sistema per cui lavoriamo.
Ciao Marco, grazie per il link!
Anche io me lo sono chiesta: secondo me per i social media questo è destinato a diventare un precedente molto interessante. La cosa che mi incuriosisce di più è come reagiranno le prossime “vittime”…