Al consueto appuntamento di Between a Capri con il gotha dell’ICTitaliano (grazie François per la sempre squisita ospitalità) al solito si possono ascoltare, di prima mano, strategie, qualche piccola indiscrezione e dati che permettono di guardare le cose e fare un po’ il punto sul “dove siamo” digitale.
L’ottimo Cristoforo Morandini (seguitelo su Twitter @Morando2020) ci mostra una sintetica fotografia che conferma alcune cose e ne smentisce altre, quali la speranza che il mobile e i tablet potessero favorire l’alfabetizzazione digitale dei “senior“: balle.
Negli ultimi 5 anni, nonostante una fortissima crescita:
1) delle connessioni in mobilità
2) della diffusione dei device mobili (smartphone e tablet)
3) dell’uso della rete (broadband) mobile
non ri registra nessun picco nell’accesso al web da parte degli over 55 (e anche gli over 45 stanno su medie imbarazzanti (<60% popolazione)
Insomma siamo un paese di giovani in movimento o “in mobilità” (tragica omonimia tra la mobilità tecnologica e quella lavorativa) e anziani “esodati digitali“.
Viene da chiedersi se sia solo un caso o se il processo di trasformazione sociale, economico e del lavoro che il digitale sta comportando sfugga alla nostra comprensione, in primis a quella della classe politica e dirigente che non sa cogliere le opportunità dell’economia digitale nè guidare tali processi di trasformazione…