Da Miami volo al La Guardia, a NY, nel Queens. L’atterraggio e’ spettacolare: l’aereo fiancheggia a 500 metri d’altezza tutti i grattacieli di Manhattan. All’arrivo mi viene a prendere Uncle Frank, Zio Franco, e mi porta a Long Island dove vivono i miei parenti.
Sembro il figliol prodigo rientrato da un lungo viaggio. Scattano subito i preparativi per cene, party e “block party”, feste di quartiere. Intanto andiamo a cena da mio cugino Roberto e dopo cena scatta il pokerino. Mi sento un po’ imbarazzato a fine serata, quando sono l’unico a vincere e mi porto a casa cento dollari, ma che diamine, sono loro che hanno chiesto di giocare.
Gli “Iampieri Brothers”, come li chiamo io, sono emigrati in Argentina quarant’anni fa, coi loro genitori e trent’anni fa si sono trasferiti tutti a New York con le mogli argentine. A casa Iampieri si parla un misto di italiano, inglese e spagnolo, tutti abbastanza approssimativi, ma vino, spaghetti and lobster sono parole che capiscono tutti.
Cosi’ tra una magnata, una bevuta, una partita a carte e una conversazione nostalgica sull’Italia passo il week end
Mentre zio Frank prepara l’aragosta zia Rosa mi porta nel backyard e mi da’ la benedizione con l’acqua santa e mi regala un biglietto della lotteria. Martedi’ c’e’ l’estrazione, se vinco pago il volo per tutti e facciamo un block party!