Carlos, la guida che ci ha accompagnato a Tulum, ha passato l’intero pomeriggio a rispondere alle mie domande sui Maya, sul Chiapas, sulla rivoluzione Zapatista e sul “sup”, come i guerriglieri zapatisti affettuosamente chiamano il Subcomandante Marcos.
Una signora che era in autobus con me, dopo avermi scambiato per un antropologo (io le ho risposto “no, sono solo curioso”), ha commesso l’errore di chiedere a Carlos di raccontare “la storia di questo Marcos”.
Carlos è partito in quarta e ha attaccatto il discorso con una frase bellissima, “Marcos, che dire… Marcos siamo tutti noi…”. Per chi di voi non conoscesse la storia dell’ EZLN e di Marcos, vi rimando al bellissimo racconto (qui) del mio amico Enzo Baldoni (Wikipedia), di cui tra pochi giorni è il terzo anniversario della sua scomparsa in Iraq (qui).
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