“Sui Social Network è difficile mentire…” (Pillola di saggezza per advertisers online)

Grazie a Barbara Sgarzi, nei giorni scorsi ho potuto partecipare a un incontro con Greg Sung, il fondatore di anobii.com, il social network interamente dedicato ai libri, che sta spopolando in molti paesi. L’opportunità di poter parlare con chi ha dato vita e lavora quotidianamente a una grandissima comunità online è quella di assorbirne un po’ la saggezza, le malizie.

Le due cose che mi hanno colpito di più ascoltando Greg sono state:

– “Sui social network si impara subito a riconoscere chi è onesto da chi imbroglia, è difficile spiegarlo, ma è così, è una sensibilità che le persone sviluppano e riconoscono un tono di voce falso...”

– “Contenuto e advertising possono benissimo convivere uno a fianco dell’altro, purché l’advertising sia rilevante.” (citando ad esempio gli adwords di Google, che, se portano al sito giusto, la gente è disposta a cliccarli, perché migliorano l’esperienza di ricerca.)

Insomma, un’azienda che volesse rubare a Greg un po’ di saggezza su come comportarsi nei social network dovrebbe innanzitutto assumere come linee guida due concetti: rilevanza dei contenuti e spirito di servizio verso l’utente.

 

(I video dell’incontro sul sito di DelyMith)

2 pensieri su ““Sui Social Network è difficile mentire…” (Pillola di saggezza per advertisers online)

  1. Alex

    Ciao Marco,

    Trovo interessante il tuo blog e complimenti anche per il libro.
    Il Social Media Advertising, diciamolo un pò mi affascina questo nuovo modo di fare pubblicità ma allo stesso tempo mi lascia delle perplessita. ci tengo a dire che non conosco bene ancora il fenomeno e inoltre mi sto documentando in quanto sto lavorando ad un progetto di tesi (già sono ancora uno studente :P) che tratta proprio questi temi: il social media ads. è il focus.
    non mi sono ancora chiari i meccanismi che governano l’advertising sui SN e mi piacerebbe comprenderli. Essendo fruitore di vari SN, io posso rispondere che l’ads. che accompagna il mio profilo è snervante e inoltre non attira la mia attenzione. Le conversazioni che intervengono all’interno dei profili sono spazi privati dove non credo che la maggiorparte di noi voglia esser disturbato dall’invasività del messaggio (forse qualcosa di più creativo sarebbe gradito), sarà ma forse ci abitueremo come abbiamo fatto con le fastidiose pubblicità che interrompono i film o le trasmissioni tv.
    “contenuto e advertising possono convivere”… gli adwords di google sono un ottimo esempio di contenuti mirati (non sempre) ma se la stessa pubblicità diventasse contenuto allora forse ci si potrebbe divertire a interagire questo nuovo contenuto.

    Complimenti di nuovo per il blog

    Alex

  2. Alex

    Dimenticavo :

    “Sui social network si impara subito a riconoscere chi è onesto da chi imbroglia, è difficile spiegarlo, ma è così, è una sensibilità che le persone sviluppano e riconoscono un tono di voce falso…”

    In che modo? a volte è difficile capirlo quando si ha di fronte la persona che ti sta parlando…

    Alex

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