Maurizio Ferraris ci racconta come l’avanzare della tecnologia porti a un prepotente ritorno della scrittura, anziché al suo declino. Sembrerà una banalità, ma il filosofo torinese conduce una presentazione brillante e con risvolti inediti: in particolare il concetto che “nulla di sociale esiste fuori del testo”, concetto cruciale per chi si occupa di Social Media.
Affascinante anche l’excursus sull’impatto della tecnologia (e del telefonino) nelle relazioni sociali. Credo Ferraris abbia saputo cogliere una sintesi che sa parlare ai tecnologi, agli umanisti, ai massmediologi, ai filosofi: insomma agli uomini.
Nel finale Ferraris analizza il ruolo della parola scritta nella globalizzazione: un’esplosione di documentalità, per dirla con Ferraris. Su una cosa sola non sono molto d’accordo: nel nostro ufficio c’è davvero pochissima carta! 🙂
Vi consiglio di dedicare 7 minuti ad ascoltare la presentazione del professor Ferraris.
[via Venice Sessions]
bello spunto!
PS: niente carta? confesso tutta la mia invidia 😉
Davvero pochissima carta, giuro. Consumeremo una risma al mese, ma anche meno. Abbiamo pochi scaffali solo con libri. Qualche faldone in amministrazione sì, ma giusto quelli 🙂
In effetti il tritacarta fa’ uscire quel po’ di “cinicità” latente che aleggia in ognuno di noi…
25 APRILE: LIBERIAMOCI DALLA POLITICA – http://nonsolonapoli.blogspot.com
“nulla di sociale esiste fuori del testo” me lo tatuerei addosso, se mi piacessero i tatuaggi. 🙂
Ferraris santo subito!
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