Dai commenti e dalle email capisco che molti di voi sono tornati al lavoro. Bravi, dovete mandare avanti l’economia del paese. Questa pagina ve la lascio perche’ raccontiate cosa avete fatto voi durante le vacanze. Scrivetelo in un commento, lasciate pure un link a un vostro sito o album di foto. Oppure scrivetemi un’email (allegate una foto, ma non troppo pesante), la pubblico io per voi.
Archivio mensile:agosto 2005
Un magnete per magnati
Newport ha sempre attratto i miliardari.
L’intera cittadina e’ praticamente costruita su dei moli e di fatto e’ una grande “marina” per yacht giganteschi.
Alle spalle ci sono le ville e le “Mansion”.
Le Mansion sono dei palazzi costruiti nei “Roaring Twenties” (gli anni venti) dai magnati americani.
E’ prevalentemente un luogo di villeggiatura per benestanti e giovani rampolli, che vi si concentrano nel week end. (notate l’orecchino a forma di timone della signora)
Ci sono piu’ aragoste che persone.
E piu’ ristoranti che case, qui le ostriche le fanno gratinate al forno, Jessica. Devi provarle.
Questo e’ uno dei campi da tennis piu’ antichi degli stati uniti, e ospita anche un museo del tennis.
Sulla scia di “America One”
MIT da legare
Questo e’ l’ingresso del MIT (Massachussets Institute of Technology), il tempio mondiale del sapere in materia di tecnologia e scienza.
Per farvi capire il livello, la scuola ha un reattore nucleare di proprietà. Ma al MIT sanno coniugare il fatto di essere la piu’ prestigiosa e importante universita’ scientifica al mondo con l’ironia. E’ tradizione, infatti, che gli studenti pratichino degli “Hack”, dei sabotaggi, purche’ questi siano intelligenti e dimostrativi della loro abilita’ e purche’ riescano a farla in barba alla MIT Police. Il piu’ clamoroso fu quando riuscirono a mettere sulla cupola sovrastante l’edificio di ingresso un’auto della polizia, con tanto di poliziotto fantoccio e multa per divieto di sosta sul parabrezza. Un intero corridoio e’ dedicato agli scherzi piu’ celebri.
Le goliardate non sono la sola cosa curiosa del MIT. Consultando la bacheca, per esempio, capita di trovare annunci come questo, che offrono settemila dollari a chi si offre come cavia per studi sul sonno. Tutto quello che vi viene chiesto e’ di andare a letto tardi e alzarvi tardi per 47 giorni. Che sia un altro scherzo? Quasi quasi mi iscrivo.
La piu’ curiosa delle curiosita’, pero’, e’ quella di Smoot. Nel 1958, durante un rigido inverno bostoniano a un gruppo di studenti viene chiesto di misurare l’Harvard Bridge, il ponte che da Cambridge (sede di Harvard e MIT) porta a Boston centro. Gli studenti tornano e comunicano fieri che il ponte misura esattamente 464, 4 Smoot. Che diavolo di unita’ di misura e’ questo Smoot? Beh, Smoot era uno dei ragazzi che e’ stato trascinato lungo il ponte dagli altri.
Ancora oggi sul ponte ci sono i segni di questa singolare misurazione.
Fino a qui sembrerebbe una bravata, ma pensate che oggi il signor Oliver Reed Smoot e’ il presidente dell'”American National Standards Institute” e dell'”International Organization for Standardization”, l’ente che regola le unita’ di misura.
Barbecool
Domenica e’ una bellissima giornata, verso le undici cominciano ad affluire una trentina di amici. All’una prendo le redini del barbecue, mentre Andy prende quelle del Wakeboard (l’equivalente dello snow board per lo sci d’acqua)
Gli ospiti cominciano ad avere fame, compresa Zoe, una cucciola di Bull Dog.
Pantydropper
Dream card
The Big Dig
A Boston, da alcuni anni, e’ stato terminato il “Big Dig”, letteralmente il Grande Scavo. Una nutrita serie di sopraelevate e’ stata sostituita da innumerevoli tunnel e ponti, compreso questo avveniristico. Il risultato e’ un misto di vecchie case in brownstone e moderni grattacieli e infrastrutture.
Tiger Woods, I’m coming!
Grazie a Taher, un amico tunisino di Santo, che vive a Boston, il pomeriggio lo passo praticando il golf. Taher e’ un bravo insegnate e giocare a golf e’ molto divertente e piacevole.
E’ tutta questione di precisione. Se il tuo Swing, il movimento laterale, e’ perfetto, la palla andra’ forte e lontano, la piu’ piccola imprecisione e perde forza.
Lake-End
Questo fine settimana lo passiamo sul Lago Arlington, in New Hampshire, a mezz’ora di macchina da Boston. Andy, uno degli amici di Santo, ha una villa sul lago con molo privato (e, ovviamente connessione wireless, ormai il mio Mac mi segue dappertutto). In pochi arriviamo il sabato sera, in attesa del barbecue di domenica.
La sera facciamo una cena sulla riva del lago e poi a dormire.