YouTube: presidenti a confronto.

È talmente reale ciò che arriva attraverso la rete e YouTube che diventa quasi imbarazzante. Attraverso il web arrivano senza filtri le opinioni delle persone, la vita delle aziende senza il maquillage degli spot e anche la voce dei politici, senza calze sulla videocamera e senza l’artefatto delle tibune politiche. Ecco come si presentano su YouTube i presidenti degli Stati Uniti d’America Barack Obama e dell’Italia Giorgio Napolitano.

Barack Obama

  • Diretto (con un video fatto ad hoc per YouTube)
  • Vicino (sorride, ha una presenza calda)
  • Chiaro (parla guardando in macchina, in un linguaggio semplice e coi sottotitoli)
  • Aperto al dialogo (spiega le sue decisioni e accoglie centinaia di commenti)
  • Ordinato e curato (un canale curato sin nei minimi dettagli)

Giorgio Napolitano

  • Riciclato (sono tutti spezzoni TV caricati su YouTube)
  • Distante (è sempre ripreso da lontano, a volte con macchina traballante e in pose che ne evidenziano l’età)
  • Retorico (parla per la TV, per luoghi comuni, non alla gente)
  • Disinteressato al dialogo (commenti disattivati)
  • Trascurato (un canale approssimativo in tutto, dalla grafica ai testi)

Insomma il confronto è impietoso, e i difetti sono tutti imputabili a una gestione del canale che si dimostra priva di obiettivi e di conoscenza della rete, sembra quasi che il canale sia stato aperto per prendersi della facile copertura stampa in occasione del messaggio di Natale del 2009 e che ora vivacchi semiabbandonato, dando al paese l’ennesimo disservizio e contribuendo a consolidare un’immagine dell’Italia come paese tecnologicamente arretrato, pressapochista e vecchio.

6 pensieri su “YouTube: presidenti a confronto.

  1. Till Neuburg

    Parafrasando Ethan e Joe Coen.

    Quello non è un più paese per vecchi.
    Questo rimane un paese per vecchi.

    Till
    …………………………….

  2. Pasquale Cascella

    Personale/ Caro Massaroto, mi è capitato di leggere le sue osservazioni, e desidero ringraziarla per l’attenzione al sito del Quirinale. Probabilmente la costruzione grafica può ingenerare equivoci, visto che la “lezione” sulla Costituzione è stata proposta come documento – risale infatti a quando Napolitano era presidente della Fondazione Camera ed era parte della mostra dedicata al sessantesimo della Costituzione – a dimostrazione della coerenza di fondo su un tema sempre cruciale nel dibattito istituzionale. Può darsi che sia una scelta sbagliata, ma non credo sia raffrontabile a interventi di più stretta attualità (e, mi pare, ben costruiti) come quelli di Obama. La comunicazione, del resto, non può che adattarsi alla personalità, alla storia (lunga storia, nel caso di Napolitano, il che non significa “vecchia”) e al modo di porsi nelle relazioni pubbliche delle personalità interessate. Da questo punto di vista spero che lo sforzo di trasparenza tentato con la nuova veste del sito, nella sua complessità, possa essere utile. Cordialmente. Pasquale Cascella

  3. Marco Massarotto

    Gentile Pasquale, sono io che ringrazio lei per la cortese risposta. Spero di non equivocare il “Personale/” pubblicando la sua risposta come commento del blog, quale è arrivato. La mia intenzione era fare un’analisi tutta tecnica e non dare, evidentemente, alcun giudizio politico, nè tantomeno personale sul nostro Presidente. Il post infatti inizia parlando dell’effetto che ha Internet sulla comunicazione politica, con “È talmente reale ciò che arriva attraverso la rete e YouTube che…”

    Il video in questione, è stato preso dal sito del Quirinale come esempio tra tanti e frutto di scelte stilistiche di comunicazione che (era questo il senso del post) secondo me non rendono giustizia al Presidente Napolitano. Non si tratta (come sottolineano alcuni commenti) di criticare il Presidente perché sia “vecchio” o il paese per questo. Non è (mai) una questione anagrafica, ma sempre di testa e di linguaggio.

    La critica che muovevo era proprio su questo infatti, perché far comunicare un presidente in un modo che ne esalta i punti di debolezza e non quelli di forza? Il presidente Obama ha saputo ben porsi come olistico e innovativo senza cadere nella (per lui) facile trappola di passare per giovane e inesperto, anzi, ha saputo mostrare alla rete il suo profilo migliore, più autorevole. Perché dalla comunicazione online del Presidente Napolitano non passa la sua esperienza, invece che passare come ora per poco curato e vecchio (cose, entrambe, che NON penso il nostro presidente sia…)?

    Sono anche, mi perdoni, in disaccordo con l’attribuire tali scelte alla personalità e alla storia del Presidente. Se anche così fosse, cioè fosse per scelta esplicita del Presidente (e non sarebbe carino da dire), non lo vedo come una giustificazione, anzi. Chi consiglia il Presidente sulle questioni di comunicazione? E, tra questi, chi lo consiglia riguardo a Internet? Al momento pare nessuno (o è meglio pensare sia così), ed è un peccato perché, proprio per la sua lunga e gloriosa storia, il Presidente troverebbe nella rete un mezzo straordinario per condividerla e per dialogare coi suoi cittadini…

    Concludo dicendo che invece trovo un ottimo segnale questa sua risposta, sintomo di attenzione e apertura. Pochi anni fa sarebbe stato inimmaginabile un confronto pubblico e aperto tra un semplice cittadino curioso e un po’ rompiscatole e il Quirinale, ed oggi eccolo qua, invece. Semplice e costruttivo. Non è un ottimo esempio?

  4. cannedcat

    Sintomo di attenzione e di apertura…ma non ti fare illusioni!
    Qualcuno “modernizzato” consiglia di risponderti, ma serve solo a darti l’illusione di vivere in un paese moderno, con la conseguenza, per te che sei giovane, che perseguendo in questa illusione, non prenderai l’unica decisione giusta: andarsene e senza rimpianti.
    Pure io ho creduto in questa Repubblica, poi mi hanno tolto il mio lavoro e la speranza per le mie figlie.
    E sono stati proprio coloro che dovrebbero evitare queste ingiustizie!
    E l’hanno potuto fare proprio perché i politici eletti nella mia cittá si sono ben guardati dall’intervenire, salvo per quelle concioni davanti ai giornalisti dove l’arte della retorica è esercitata ai massimi livelli.

  5. Marco Massarotto

    Grazie Roberto, non mi sto facendo nessuna “illusione”, constatavo e discutevo su un aspetto non politico, ma tecnico. Mi spiace sentire del tuo caso personale, che non conosco, ma non so se la decisione giusta sia “andarsene e senza rimpianti…” o sia un giudizio influenzato dal tuo caso. Io (almeno per ora) resto e lavoro. I rimpianti, vedremo… 🙂

  6. Angelo Albertini

    Sempre da un punto di vista strettamente tecnico, aggiungerei che il video del Presidente Napolitano embeddato in questo post è deformato nelle proporzioni…

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