Oggi è una domenica pomeriggio di “pre-estate” e, avendo un po’ di arretrati, ho pensato di recarmi a lavorare a Parco Ravizza. Un’ottima idea dato che, a parte qualche zanzara (!), al fresco e col silenzio del Parco si sta bene e lavorare è rilassante. Dopo due ore però ho dovuto sospendere l’attività, e chiudere il computer (si era scaricato) e passare all’iPad con significative limitazioni.
Tutto perché nei parchi non ci sono le prese di corrente!
In questo momento sarei (come credo altre persone) anche disposto a pagare per una ricarica di corrente. 1€ per mezz’ora? Può avere un valore economico? Oppure si potrebbero sponsorizzare dei punti ricarica, impiegherei un minuto o due volentieri per leggere o interagire con dei messaggi pubblicitari per avere la mia ricarica e continuare a lavorare.
Perché ciò non avviene? Credo per pigrizia o inerzia del sistema. Proviamo a dargli una spinta? Ho lanciato una causa su Causes.com e facebook, se anche voi volete le prese di corrente nei parchi a Milano aderite e “fate un po’ di rumore” portando altre persone interessate, poi, strada facendo, ci organizzeremo meglio.
Trovi la causa qui:
Disclaimer: questa iniziativa è individuale privata e scollegata da Hagakure o qualsiasi cliente dell’agenzia per cui lavoro.
Mmmmm… Esistono iniziative del genere al mondo?
Ma soprattutto… Non ci sono problemi più urgenti da risolvere nei parchi pubblici milanesi?
Napolux, ti rispondo sui due punti:
– Estero, non lo so, ma ricordo vagamente qualcosa, ma non saprei: America? Danimarca? Negli aeroporti USA ci sono punti ricarica sponsorizzati da Samsung, perchè no potremmo averli nei parchi?)
– Cose più importanti. Non lo so, per me è una cosa che mi consentirebbe di vivere di più e meglio i parchi e perciò mi dò da fare per questa 🙂
Veramente anche negli aeroporti italiani ci sono i punti ricarica sponsorizzati (a Fiumicino sicuramente). Ma nei parchi… Più che per pigrizia o inerzia credo che la ragione per cui non esiste un servizio del genere sia l’impossibilità di installare in sicurezza prese elettriche all’aperto. Pioggia, umidità, e tutte le intemperie: praticamente cortocircuiti a manetta. Al primo bambino che si fulmina con una presa bagnata poi, l’ideatore verrebbe impalato pubblicamente.
Boh, mi sembra che in qualunque campeggio del mondo ci siano le colonnine… http://www.camperonrent.it/?p=102
ci sono da anni piccoli pannelli solari autonomi usati per l’illuminazione notturna-forniti di un crepuscolare; hanno gia’ una batteria Li precaricata,per poi integrarsi con l’energia solare.si parla di lavoro a casa per vincere disagi ,disablita’ e tutto dedicato a quella che è una maggiore qualita’ di vita.la stessa qualita’ deve essere estesa anche al parco sicuramente.
gregorio
ciao
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