LA RICREAZIONE È FINITA di Roger Abravanel. (Ovvero come meritarsi un posto nel libro del maître à penser della meritocrazia.)

Il nome di Roger Abravanel nella consulenza incute rispetto e reverenza. Meritatissimi, ovviamente, essendo Roger il caposcuola e l’autore di un best seller quanto mai attuale: Meritocrazia. Qualche giorno fa ho ricevuto da Roger il suo nuovo lavoro in anteprima. Si occupa di scuola, apprendimento, lavoro. E della relazione intima tra la capacità di imparare, di sfidarsi, di cambiare e quella di avere successo.

La ricreazione è finita.

Sono molto onorato di aver ricevuto questo libro, non solo per l’omaggio, ma per esserne parte. Roger (grazie per averci presentato Paola!) ha infatti deciso di inserire nel suo libro la mia storia professionale degli ultimi dieci anni, il passaggio dal lavoro sicuro in agenzia a un lavoro nuovo che non esisteva, che andava imparato, inventato e poi insegnato.

È un libro importante, che parla ai giovani e alle famiglie e spiega come trovare un lavoro, come liberarsi di paure, fantasmi e falsi obiettivi. Lucido e efficace nell’indicare la strada, non la scorciatoia, per trovare l’atteggiamento giusto: il lavoro segue. È un libro che insegna ad imparare, e in questo devo dirmi d’accordo con Roger e lo ringrazio nuovamente per avermi scelto. Sin dal primo giorno in cui ho avviato il mio percorso imprenditoriale, ma forse da molto prima, a muovermi è sempre stata la voglia di capire e imparare il lavoro che avevo di fronte. L'”etica del lavoro” di cui parla Roger per me è farsi capire, spiegare al cliente quello che gli serve e cosa deve fare. Semplice a dirsi, meno a farsi senza i compromessi del quotidiano. Riporto, per tutte, questa frase di Abravanel, che chiarisce lo spirito del libro:

[…] a differenza di quel che si crede, le competenze richieste oggi a chi lavora non sono di tipo tecnico, specialistico o tecnologico, ma consistono nella capacità di interagire in modo efficace con l’organizzazione aziendale e con le sue regole. Questo significa possedere la cosiddetta «etica del lavoro», che vuol dire sapere cosa fare e farlo anche senza un capo che ci sorveglia, essere in grado di risolvere problemi e di interagire con gli altri. Sono le soft skills, per usare un inglesismo molto diffuso tra gli addetti ai lavori. Solo con queste competenze le aziende riescono a valorizzare il capitale umano, che è la vera fonte di vantaggio competitivo nella società postindustriale, in cui le capacità delle persone contano più delle macchine e delle fabbriche.

L’8 maggio alle 16:00 lo presentiamo assieme al Politecnico, se vuoi unirti a noi QUI C’È IL PROGRAMMA ricco di ospiti importanti quali:

Giovanni Azzone, Rettore del Politecnico di Milano
Roger Abravanel, Director emeritus di McKinsey
Luca D’Agnese, Direttore America Latina di Enel

Gianfelice Rocca, Presidente Assolombarda
Fabio Vaccarono, Amministratore Delegato Google
Elena Ugolini, Preside Licei e Scuole Medie Malpighi di Bologna

oltre al sottoscritto, la partecipazione è libera. Se non potete il giorno prima, il 7 maggio, ci sarà un altro evento in Bocconi, sempre con ospiti straordinari: ecco il programma del 7 maggio.

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