Buon vento a Roberto e a chi resta.

Robven

Parole lette in ricordo di Roberto Venturini, Cimitero di Lambrate, 29 marzo 2016.

Ringrazio Stefania per avermi chiesto oggi di intervenire in memoria dell’amico Roberto. Lo faccio con molto piacere perché Roberto era un caro collega e un caro amico con cui ci siamo frequentati molto spesso: è stata una delle prime persone con cui ho parlato e mi sono confrontato 10 anni fa quando iniziammo l’avventura di Hagakure e Roberto ebbe consigli preziosi. Penso anche di essere stato l’ultima persona a parlargli perché ho chattato su Facebook con lui la sera della sua morte alle 20:30, da quel che ho capito pochi minuti prima che venisse a mancare.

Colgo lo spunto che mi ha dato Stefania nel pensare questo ricordo di chi era Roberto come amico, come uomo, come comunicatore non tanto per noi, che lo conosciamo, quanto per i suoi figli Eugenia e Raffaele. Infatti immagino che come tra noi ci sia chi ha frequentato molto Roberto, ma ha conosciuto poco la sua famiglia, cosi voi probabilmente non avete avuto modo di conoscere del tutto la dimensione pubblica e professionale di vostro padre, marito, figlio.

Con questo ricordo di Roberto vorrei quindi aprire una finestra su un pezzo di vita del loro padre che è giusto Raffaele e Eugenia possano portare con loro. Roberto, come testimonia oggi la gente che c’è qui a ricordarlo, è stato un professionista stimato e amato da tutti: dalle agenzie dove ha lavorato, dai colleghi, dai capi, dai clienti, dai concorrenti. Io sono stato tutta la vita un concorrente di Roberto, ma è un parola che abbiamo sempre trovato priva di senso e abbiamo collaborato sempre con gioia: non c’è mai stato un incontro, infatti , in cui sia mancata la stima, l’affetto, la voglia di poter un giorno lavorare assieme. Dal primo all’ultimo giorno ne abbiamo parlato, poi la vita è fatta di occasioni che capitano o non capitano, ma ciò non cambia le cose e la stima.

Quindi credo sia giusto oggi voi sappiate perché Roberto era così apprezzato e stimato. Per la competenza, per la passione, per la ricerca continua dell’aggiornamento e per lo spirito di condivisione della conoscenza: tutto quello che Roberto intuiva, capiva, scopriva non lo teneva per sé, ma lo condivideva con tutti in un grande ragionamento collettivo che lo vedeva sempre al centro, con la sua inimitabile, intelligente ironia.

Per questo era stimato e per credere nella Rete, come molti qui oggi, come strumento di partecipazione sociale e di miglioramento, professionale e umano, delle persone.

È giusto quindi che oggi voi sappiate tutto questo, che fuori dalle mura di casa vostro padre negli anni ha sempre saputo farsi apprezzare, stimare, amare e ha saputo mantenere molto a lungo queste relazioni. E che oggi manca a noi, non certo come puó mancare a voi, ma per qualche motivo in più che oggi conoscete anche voi . E  vogliamo che nel tempo possiate dire: “so per certo che mio padre era amato e stimato e che tutti ne hanno sempre e solo parlato con affetto e ammirazione!”

Oggi noi siamo qui per dire a voi che è così.

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