Millennials in Italia: dati e opinioni.

Ho scritto un anno fa un post sui millennials (in italiano “Generazione Y” cioè i nati dal 1980 al 2000 e non, per cominciare, come molti pensano i digital natives o i nati dopo il 2000 che sono una generazione successiva, la “Z” o altro nome) con alcuni dati e informazioni utili a inquadrare il fenomeno su scala globale.

Consumatori millenari.

Vediamo oggi alcune ricerche e contornati che parlano della Generazione Y nel nostro Paese. Ce na ha parlato dal punto di vista “media” Yahoo Italia con la sua analisi: #YahooMillennials (leggi la sintesi) dicendoci che gli appartenenti alla generazione Y:

  • scelgono e comprano i loro prodotti (sono responsabili d’acquisto su molte categorie).

yahoomillenialsacquisto

  • ignorano i banner e fruiscono del “branded content”

yahoomillenialsbanner

 

 

Che millennio sarà il loro millennio?

Altre informazioni sui millennials nel nostro Paese vengono da un’analisi #MillennialSurvey di Deloitte Italia (-> Scarica l’infografica completa in PDF Deloitte-millennial-survey). Dai dati di Deloitte emergono più domande sulla visione del futuro, in quanto esprime posizioni dei millennials su mercato, società e istituzioni che non hanno ancora visto (per limiti appunto generazionali) la prova dei fatti, ma ci dà una visione molto interessante sulle aspettative e gli obiettivi dei millenials rispetto alla società e alle generazioni che la precedono. Chiediamoci quindi se i millennials saranno o meno:

  • leader più empatici?

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  • imprenditori più responsabili?

Screenshot 2016-04-15 09.42.14

 

 

Do you speak millennial?

Come terzo tema c’è il linguaggio come sempre generazionalmente molto diverso, ai limiti della riconoscibilità, ma qui con un gap significativamente amplificato dalla vastità dei sistemi digitali di comunicazione.

 

Sociologia a cavallo dei millenni.

Molto interessanti le riflessioni fatte al 16esimo Festival del Giornalismo di Perugia da Giovanni Boccia Artieri (Università di Urbino), Antonella Di Lazzaro (director of media Twitter Italy), Monica Fabris (presidente di Episteme), Federico Guerrini (giornalista e autore), Simone Spetia (Effetto giorno Radio 24). Ci mancava IMHO un “marketer”, ma qui sono un po’ biased, lo ammetto ;.-)

Un pensiero su “Millennials in Italia: dati e opinioni.

  1. Ersilio Teifreto

    A Torino il quartiere più gettonato dai giovani Millenials è quello di Regio Parco, semi periferico con un passato industriale, negli ultimi anni è stato al centro di una riqualificazione urbanistica. Seguono il quartiere storico di Vanchiglia, quello più centrale di San Salvario, Cit Turin e il Lingotto. A Milano i quartieri più gettonati sono quelli universitari per eccellenza, Bovisa e Bicocca in testa per quanto riguarda la ricerca di una casa in acquisto. Mentre quando si tratta di affitto i giovani si lasciano affascinare dall’architettura post industriale di Lambrate e dallo spirito universitario di Bicocca. Lambrate e Isola, sono scelti soprattutto dai Millennials che hanno superato i 25 anni e che cercano una casa in affitto.A Bologna, città universitaria per antonomasia, le maggiori richieste dei Millennials si concentrano a Pratello e Navile. A Roma infine va per la maggiore il quartiere universitario di San Lorenzo, il centralissimo rione Monti, Pigneto, riscoperto da Pasolini nel suo ‘Accattone’, e la vitalissima Trastevere centro della vita notturna ed enogastronomica sono i quartieri verso cui si orientano le scelte.
    La casa piccola non è dunque un problema per i Millennials: sanno come organizzarsi e non risentono della carenza di spazio. Però è molto importante, di contro, la convivialità. Deve esserci la possibilità di ospitare amici a pranzo e a cena, condividere i momenti più belli della giornata, cucinare insieme. Ecco perché, secondo la ricerca in questione, nell’80 per cento dei casi cercano appartamenti in cui la zona living comprenda la cucina a vista; è necessario quindi un ampio spazio dove ritrovarsi e svolgere le più diverse attività. La cucina non perde la sua centralità, anzi. Semplicemente, si fonda con la sala da pranzo. E così preparare il pranzo (o la cena) diventa un evento social a tutti gli effetti. Solai, cantine e garage non interessano molto ai Millennials, prima di tutto perché non ne hanno bisogno: nella maggior parte dei casi, ormai, si spostano in bici, moto, coi mezzi pubblici o utilizzando il car sharing. Neanche l’ascensore è più un requisito essenziale: salgono a piedi, che problema c’è? dei Millennials.

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