Mi hanno segnalato un articolo su D di Repubblica. Prima attraverso un sms, poi l’ho ritrovato su un post di fluido (qui). I pdf dei numeri usciti di D di Repubblica li trovate qui, ma non sono molto comodi da consultare.
Vi risparmio la fatica: potete trovare l’articolo qui, mentre il libro di Gianluca Arnesano è qui.
I due punti chiave, secondo me, sono:
– capacità del Word of Mouth di influenzare gli acquisti:
I tre quarti della popolazione, però, non crede più alle persuasioni pubblicitarie classiche. Molto probabilmente, quindi, hanno riposto maggiore fiducia altrove. Forse in chi, non guidato da logiche pubblicitarie, sviluppa particolari competenze, utilizza prodotti e diventa con il tempo una fonte attendibile, una sorta di torre di controllo in grado di orientare le scelte di chi acquista.
– necessità di formare nuove professionalità :
La sfida è, e sarà sempre di più, interpretare il cambiamento e proporre una didattica che renda gli studenti preparati, attraverso una sana miscela di nozioni teoriche e di apprendimento rivolti al mondo dell’impresa, dell’editoria, del giornalismo e perché no, dell’arte”.
A questo punto vi linko anche una mia intervista sullo stesso argomento che ho recentemente rilasciato a Benedetta Baserga di RadioCittà Fujiko (qui).
Thata’s viral !!!!
Grazie Marco,sono contento tu condivida alcuni punti e spero presto di potermi confrontare di persona con te.
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