Archivi categoria: Il libro

Che sia la prima bibliografia col feed?

Sto terminando di ordinare la bibliografia e da oggi c’è la pagina dedicata su questo blog (qui). Nel libro, infatti, non ci sarà alcuna bibliografia: perchè scrivere su carta quello che poi andreste a digitare su Google? E perchè avere una bibliografia che non può essere aggiornata? Meglio averla qui, sul blog, e avere anche un feed RSS per ricevere tuti i nuovi libri interessanti sull’argomento, no?

La bibliografia è qui: http://www.internetpr.it/bibliografia

Il feed è questo: http://feeds.feedburner.com/bibliografia

Obiettivo 21 marzo (sondaggino su come promuovere un libro)

Sto cercando di avere le prime copie, e forse anche di farle essere in libreria, per il 21 marzo (primo giorno di primavera). A quel punto cosa va fatto, secondo voi, per promuovere un libro? Ecco un bel sondaggino.

<a href=”http://www.polldaddy.com” >polls</a> – <a href=”http://www.polldaddy.com/p/304938/” >Take Our Poll</a>

P.S.: Dai non dite tutti aperitivo… :-))

P.S.2: Si accettano anche idee alternative e suggerimenti sulle location per l’aperitivo

Adesso è in mano loro… (a parte l’introduzione)

Stamattina ho consegnato all’editore l’ultima bozza del libro: un po’ di editing e va in stampa. Dovrebbe essere disponibile da marzo. Fa un effetto strano non poterlo più controllare dopo mesi passati a cesellare le parole e i concetti. Mi resta solo da scrivere l’introduzione. La facciamo assieme?

Pubblico qui una bozza. Ditemi cosa ne pensate, se vi va.

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Introduzione

Ho incontrato parecchi editori, da quando ho iniziato a pensare di scrivere questo libro. Ma nessuno ha saputo convincermi che era quello giusto come Marco Ghezzi. Con la sua solita flemma sarcastica, mi ha detto: “Internet PR… mi piace questo titolo. Pare che io sia, anagraficamente, il primo blogger italiano, per cui…“. Da allora non abbiamo più avuto bisogno di dirci nulla.

E’ stato subito chiaro per entrambi in che direzione stavamo andando con il libro. Niente sensazionalismi, niente rivoluzioni, niente rivelazioni epocali. Ma solo tanto buon senso e pragmatismo. In fondo Internet è fatta di questo: voglia di sperimentare, di costruire, di partecipare. E perché il marketing e la comunicazione, su Internet, dovrebbero essere diversi?

Questo libro vuole raccontare delle esperienze, tentare di cristallizzare delle regole imparate sul campo, trasmettere dei concetti semplici, ma importanti. Importanti perché nascono da esperienze che hanno funzionato e funzionano, importanti perché raccontati con la serenità di chi non ha interessi corporativi da difendere, ma solo la volontà di raggiungere l’obiettivo più realistico e strategico che Internet può offrire alle aziende: parlare col proprio mercato.

Ho scritto le pagine che seguono pensando alle persone che incontro ogni giorno, persone che stanno cercando un modo nuovo, diverso, più efficace di usare Internet per comunicare e che, giustamente, sono alla ricerca di casi, testimonianze, incontri. Ecco, vorrei che questo libro fosse un’occasione di incontro tra chi usa professionalmente il web per scambiarsi esperienze, opinioni, idee. Comincio io, con delle pagine scritte sulla carta e non modificabili, ma vorrei che continuassimo assieme sulle pagine di Internet.

Vi aspetto.

www.internetpr.it

Prima del book, l’ebook: Buzz/WOM/Viral

Gli ebook sono un formato comodo per parlare di un argomento in modo leggero e veloce, ma non superficiale. In questo ho cercato di riassumere le cose più significative che sono state fatte e dette riguardo Buzz Marketing, Word of Mouth, Viral Marketing. Critiche, suggerimenti e idee sono le benvenute.

 

Scarica il pdf: qui.

Si può vedere (anche in full screen) su SlideShare: qui.

La pagina dedicata agli ebook: qui.

La WOMMA (Word of Mouth marketing Association): qui.

Perché le api in copertina?

Ammesso che vi interessi vi racconto come è nata la copertina del libro. Ho passato alcuni mesi molto indeciso su cosa proporre all’editore come immagine di copertina. Inizialmente avevo preparato un placeholder per fare una copertina suggerita da chi fosse interessato. Poi mi ero orientato su una immagine in licenza Wikimedia Commons che descrivel’algoritmo Page-Rank, quello usato da Google.

Avevo trovato questa immagine sulla pagina italiana di WikiPedia che descrive il Page-Rank (Se siete interessati a capire come fiunziona Google vi consiglio di leggere la pagina inglese).

Un giorno vado a trovare Marco Ghezzi per discutere l’indice e lui apre il file relativo al mio libro sul suo computer. Il reparto grafico di Apogeo aveva studiato una copertina, probabilmente per preparare la scheda del libro da far girare nelle librerie. Tant’è vero che riportava un sottotitolo inesatto.

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Mi è piaciuta subito. Cromaticamente la trovo molto forte: contrastata, ma calda. Sulle api abbiamo fatto un ragionamento interessante.

Ci sono due cose, sulla metafora delle api, che all’inizio non mi entusiasmavano:

– non è la metafora più originale sull’argomento

– richiamano alla mente l’uso dell’ape per i buzz agent o buzz angels.

Ma ragionandoci sopra abbiamo realizzato che l’ape come simbolo del Buzz Marketing non fa onore a questi meravigliosi insetti e nemmeno al loro uso metaforico.

Chi usa l’ape come sinonimo di Buzz, infatti, ci dà una visione al tempo stesso limitata e deviante del ruolo che le api hanno. Le api-buzzer sono un binomio che comunica solo una piccola parte (e la più fastidiosa) delle api: quella di insetti che ti ronzano attorno.

Le api invece sono operaie, costruiscono, collaborano, raccolgono il meglio di quello che c’è (polline) e lo seminano. Creano reti sociali (gli alveari) che producono un frutto dorato di valore: il miele.

A quel punto eravamo conquistati. Andiamo con le api, ci siamo detti io e Marco: si meritano di essere rivalutate perché sono sane, costruttive e sociali, proprio come Internet.

Come avere tre recensioni a un libro prima ancora che esca.

Grazie a Gianluca, Sacha e Massimo ho già aperto una pagina di recensioni (qui) anche se il libro deve ancora uscire. Ok, sono amici, ma anche clienti e partner in alcuni casi. E le loro segnalazioni sono state spontanee e non sollecitate. Li ringrazio per i primi commenti e suggerimenti in una fase in cui posso ancora intervenire e migliorare il testo e per delle prime recensioni sulla fiducia.

Trovo interessante questa cosa per due motivi:

– Commenti e critiche prima di uscire sono ancora più utili: possono effettivamente intervenire a migliorare il lavoro.

– E’ straordinario come Internet consenta di espandere l’argomento di un libro, di renderlo vivo e anche di promuoverlo nel modo più sano: attraverso i suoi contenuti, appunto. Raggiungendo le persone interessate e aprendo un dialogo, una conversazione.

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A questo momento pensiamo di chiamare il libro Internet PR – Il dialogo in rete tra aziende e consumatori. Su Internet PR ci sentiamo abastanza tranquilli per vari motivi, a me piace anche il sottotitolo “Il dialogo in rete tra aziende e consumatori“, ma non mi dispiacerebbe un po’ di feedback… qualcuno vota sì, no, altro…

198 giorni per 198 pagine

Non so alla fine quante pagine verranno esattamente (tra editing, indice, prefazione etc etc), ma stavo pensando che ho iniziato a lavorare su questo progetto con Apogeo verso fine giugno. Una prima stesura è pronta da pochi giorni e sono circa 197/8 pagine, più o meno quanti i giorni che separano quel giorno di giugno da oggi. Chissà se una pagina al giorno è una buona o cattiva media…

Pollice

Mi è stato richiesto di pubblicare l’indice del libro (qui). Una cosa alla volta. La prima cosa su cui mi farebbe piacere avere un parere di Max (e di chi altri abbia voglia) è la suddivisione in parti del libro. Ho passato quasi tanto tempo a strutturarlo che a scriverlo. Dopo essermi consultato con Marco Ghezzi di Apogeo, sono arrivato alla conclusione che la suddivisione migliore fosse in tre parti:

I – Ascoltare. Internet come strumento per capire cosa la gente pensa e dice (soprattutto di voi).

II – Prendere parte alla conversazione.

III – Come (ri)prendere il controllo della propria comunicazione.

In questo modo, è stato il pensiero mio e di Marco, sarei riuscito a tracciare un percorso per chi sta cominciando a investire su Internet e i social media come strumento di PR e comunicazione.