
Archivio dell'autore: marcomassarotto
Un vademecum per il (nuovo) planning?
Lo ripetiamo da anni, ma in questa tabella del rapporto Censis 2015, tra le molte cose, è anche una ottima cartina di tornasole per validare il proprio media spending o la propria content strategy sui vari target. Alcuni dati, specialmente nei confronti generazionali, sono molto chiari e parlano di un paese mediaticamente diviso in due in chiave generazionale: i giovani si informano ormai online e sempre più sui social network, gli anziani rifiutano questo canale e restano aggrappati ai TG e ai quotidiani. Continua a leggere
La Social Media Analysis dei politici italiani

Matteo Renzi e Matteo Salvini. Photo Formiche.Net
Chi ha acquisito più follower negli ultimi sei mesi? E cosa glieli fa guadagnare? Chi ha più donne o più uomini nella propria community? E di cosa si interessa la community dei politici? Di quali argomenti parlano i nostri leader sui “Social”? Continua a leggere
Non sono i cervelli il problema, ma la fuga. Da una terra che non dà più opportunità.
Quattro anni fa ho incontrato Augusto Marietti in un incubatore di San Francisco e l’ho intervistato per WIRED (articolo): era un ventenne incazzato con il nostro paese come pochi, al confine con la superbia. Non aveva (ancora) combinato nulla a San Francisco, ma non sarebbe mai tornato indietro. Oggi ha decine di dipendenti pagati 10.000 USD al mese e una startup riconosciuta e usata dai developer di tutto il mondo: Mashape. Eccolo in un video di qualche giorno fa a “Di martedì” il programma di La7. Continua a leggere
AirBnb e Il nuovo logo: rebranding o pivoting?
AirBnb è una piattaforma di condivisione di case, stanze e B&B che in soli sei anni ha avuto uno straordinario successo. Grazie a consistenti investimenti dei principali fondi americani di Venture Capital (quasi 600 milioni di dollari raccolti da Sequoia Capital, Andreessen Horowitz, Y Combinator solo per citarne alcuni) nel 2014 AirBnB intermedia 500.000 stanze e Bed & Breakfast in 33.000 città di oltre 192 paesi.
Digital Transformation for dummies
Le sigle, le definizioni e le formule si sprecano nel mondo della consulenza e della comunicazione digitale. Spesso sono usate con poca cognizione di causa o abusate, altre volte in modo ambiguo e IMHO impreciso. Si pensi a “Social Business”, che sulla bocca di molti consulenti indica l’impatto dei “Social Media” (volgarmente e e imprecisamente “Social”) sul business. A mio modo di vedere trovo imprecisa la definizione sia da un punto di vista linguistico (a ben leggere il Social Business è il business baricentrato su fenomeni sociali) sia di contenuti: non è solo il “social” a impattare sul business, ma tutto il “digital”.
Definizione e esempi.
Un termine ricorrente, e che sentiremo molto nei prossimi anni, è quello di “Digital Transformation”. Per quanto ogni definizione rischi di essere parziale, per definire l’ambito possiamo dire che la Digital Transformation consiste nel ridisegnare l’offerta del proprio business per renderla più competitiva e più aderente alle aspettative del proprio mercato grazie alle tecnologie digitali. Continua a leggere
QuickType™ o “Slow Writing”? Quando scrivere è scegliere.
Torno ancora sul tema della WWDC 2014 di Apple dove la Human-Computer interaction e sulla Cognitive Technology hanno avuto un ruolo di primo piano e centrale, come mai prima, nel tracciare le traiettorie di sviluppo dei prodotti di Cupertino.
“Resistance is futile” (Cit.) #WWDC14
Questa sera abbiamo assistito alla messa laico-tecnologico-digitale di Apple, celebrata in streaming da San Francisco. Siamo tutti molto felici(!). Finalmente, finalmente (lo ripeto due volte) gli ingegneri della Apple sono riusciti a ottenere alcuni obiettivi di notevole, seppur pratica, utilità.
Gattopardismo digitale.
Il grafico qui sotto di McKinsey ci mostra con cruda chiarezza il potenziale di disruptive innovation del digitale. In quasi tutte le industries (i settori, diremmo noi) i processi di trasformazione del business seguono dei principi comuni e una curva di adozione da parte del mercato (e quindi di trasformazione del business) molto simile.
Google Plus: una “+” sopra? Retrospettiva e previsioni sul servizio di social interaction di Google.
Si susseguono le voci sulla imminente “chiusura” di Google + legate anche alla uscita da Google del suo capo-progetto Vic Gundotra.